Eritema solare nei bambini: come prevenirlo e curarlo
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Protezione è la parola d’ordine se si va al mare con i bambini. Il sole, se preso nel modo giusto, aiuta a sintetizzare la vitamina D, stimola l’accrescimento, favorisce lo sviluppo del sistema immunitario cutaneo. Come spesso accade, però, anche l’esposizione solare va moderata, per evitare che i benefici cercati possano rivelarsi dannosi. È il caso dell’eritema solare nei bambini, le note “scottature” che d’estate, e soprattutto in vacanza, possono risultare molto pericolose.
Cos’è l’eritema solare?
L’eritema solare è un’ustione cutanea che compare a distanza di almeno 4-12 ore di esposizione ai raggi solari e che rimane confinata alle zone fotoesposte. In età pediatrica, la sovraesposizione ai raggi del sole è più dannosa rispetto a quanto lo sia negli adulti. Ciò accade perché la quantità di melanina che protegge la pelle dai raggi ultravioletti è minima nelle prime fasi della vita, mentre va ad aumentare progressivamente con lo sviluppo. Questo vuol dire che i bambini sono più esposti alle scottature rispetto agli adulti.
Quali sono i segni dell’eritema solare?
È sufficiente un’esposizione al sole senza un’adeguata protezione per un periodo anche molto breve (15-30 minuti ) perché un bimbo possa presentare i segni di un eritema solare. Al momento dell’esposizione il bimbo non avverte fastidi, ma ad una distanza di 2-6 ore si presentano arrossamento, gonfiore, bruciore della pelle, prurito o dolore che raggiungono intensità massima nel giro di 24 ore. Nei casi più gravi possono essere presenti vescicole e, se l’ustione è particolarmente estesa, il bambino può presentare brividi, febbre, debolezza marcata, mal di testa, nausea, vomito e stato confusionale. Entro 4-7 giorni i segni scompaiono e la zona ustionata comincia a desquamarsi.
Cosa fare in caso di eritema?
Per attenuare i sintomi, possono essere essere utili come prima cosa un bagno o una doccia con acqua fredda o impacchi freddi sulla zona ustionata. In seguito, sentito il parere del pediatra, è possibile applicare creme idratanti, gel all’aloe o creme cortisoniche in base alla intensità dell’eritema. È importante far bere spesso il bambino per evitare che si disidrati. Se presente febbre o dolore importanti è possibile somministrare paracetamolo o ibuprofene al dosaggio abituale. Se il pizzicore è molto intenso, sempre su indicazione del pediatra, è possibile somministrare un antistaminico per via orale. Se si sono formate vescicole evitare di romperle per non facilitare infezioni. È importante ricordare che tutto quello che possiamo fare serve ad alleviare i disturbi ma non possiamo fare nulla per riparare i danni delle strutture della pelle che si verificano in caso di eritema importante.
Quali sono i rischi delle scottature solari?
Oltre all’eritema, i raggi ultravioletti causano danni invisibili: un’esposizione eccessiva accelera l’invecchiamento della cute e la formazione di rughe ed aumenta l’incidenza dei tumori della pelle.
Le ore in cui è maggiore la concentrazione di raggi ultravioletti sono quelle fra le 10 del mattino e le 4 di pomeriggio. Numerosi studi hanno dimostrato che l’esposizione intensa al sole e le frequenti scottature in giovane età, ossia prima dei 15 anni, aumentano di molto il rischio di andare incontro a tumori della pelle nelle età successive della vita. I bambini più soggetti ad avere tumori della pelle in età adulta sono quelli che hanno pelle chiara, nei o lentiggini, che hanno presentato diversi episodi di eritema solare con formazione di vescicole e che hanno avuto in famiglia altri casi di tumori della pelle.
Cosa fare per prevenire l’eritema solare?
È molto importante proteggere la pelle dei bambini dalla nascita a tutto il periodo dell’infanzia. Il Ministero della Salute raccomanda di non esporre mai al sole diretto i bambini sotto i 6 mesi. L’eritema solare si può prevenire adottando corrette abitudini riguardo all’esposizione al sole. Gli esperti raccomandano di:
- applicare crema solare ad alta protezione (SFP 50+), prima di uscire (30 minuti prima dell’esposizione) e riapplicarla spesso (ogni due ore) e dopo il bagno in piscina o al mare;
- proteggere le labbra e le orecchie del bambino;
- fare usare occhiali da sole al bambino con lenti con filtri UV e cappellini con visiera;
- tenere i bambini all’ombra nelle ore più calde
Quando consultare il pediatra?
È necessario consultare il pediatra:
- in caso di ustioni estese o con formazione di vescicole;
- quando il bimbo presenta i sintomi generali dell’insolazione (debolezza marcata, brividi, febbre, nausea, vomito, segni di disidratazione);
- se l’ustione presenta segni di infezione, come vescicole, ulcere o dolore intenso;
- in generale, quando sia necessario ricorrere a pomate cortisoniche o antistamici per via orale per alleviare il prurito.