Esercizio fisico e asma nei bambini: perché è importante non rinunciare allo sport
Chi ha detto che non si può fare sport se si ha l’asma? Questa patologia respiratoria interessa sempre più bambini, e ogni classe a scuola ha almeno 2 o 3 alunni che convivono con l’asma. I motivi di questo “boom” sono molteplici: reazioni allergiche a pollini, polveri, acari, muffe, epiteli di animali; fattori infettivi, chimici, ambientali o reazioni da sforzo. Tuttavia, è sbagliato pensare che i bambini asmatici debbano rinunciare all’attività sportiva, che invece rimane un tassello fondamentale del loro sviluppo. Sì, perché lo sport migliora l’efficienza cardiorespiratoria e previene l’insorgenza del sovrappeso e dell’obesità. Inoltre, l’esercizio fisico aiuta anche il bambino a convivere meglio con la malattia, migliora l’autostima e contrasta l’isolamento in cui spesso il piccolo asmatico si trova.
In Italia circa l’8% della popolazione è affetta da questa malattia, si calcola che 1 bambino su 10 soffra di asma. Si manifesta con episodi recidivanti di broncospasmo, dispnea, sibili, tosse, senso di costrizione toracica. Questi sintomi rappresentano la cosiddetta “crisi asmatica”. L’asma è pertanto una malattia episodica le cui fasi acute possono intervallarsi a periodi di benessere (assenza di sintomi). La pratica dello sport fin dai primi anni di vita va senz’altro incoraggiata poiché è in grado di indurre sostanziali benefici sullo stato di salute generale del bambino e di stimolare un adeguato sviluppo delle sue capacità motorie.
Eppure, i bambini e gli adolescenti con asma sono quasi sempre meno attivi dei loro coetanei non asmatici, spesso a causa di un eccesso di prudenza nei genitori, preoccupati che le attività fisiche e sportive possano scatenare una crisi d’asma o peggiorare le condizioni generali del proprio figlio. Sebbene non sia stata ancora del tutto chiarita la correlazione tra l’asma e l’obesità, l’attività fisica risulta essere un fattore in grado di avere un impatto positivo sulla salute nei bambini e negli adolescenti.
Sovrappeso e obesità registrano percentuali importanti tra i bambini asmatici. Questi fattori, da un lato, possono aggravare la sintomatologia dell’asma e, dall’altro lato, possono predisporre all’insorgenza di malattie dell’età adulta, quali diabete, osteoporosi, rischi cardiovascolari e asma stessa. Uno stile di vita corretto, che contempli una regolare attività fisica, è importante per tutti i
bambini, ma lo è ancor di più per i bambini asmatici.
Ansie e paure dei genitori non dovrebbero porre inutili limitazioni alla pratica sportiva perché il vero rischio per la salute è rappresentato dalla sedentarietà. Tuttavia, è importante scegliere lo sport oltre che sulla base delle inclinazioni del piccolo anche rispettando le sue capacità motorie, dunque il suo stato di salute e l’equilibrio fisico e psichico. Dunque, se un bambino soffre d’asma bisognerà essere consapevole sia di cosa accade al soggetto asmatico durante l’attività sportiva sia di quali siano gli sport più adatti a chi soffre di questa problematica.
Come scegliere lo sport più adatto?
I bambini asmatici possono praticare la maggior parte degli sport. Sono sconsigliati però gli sport estremi, in cui il bambino o l’adolescente può essere soccorso con difficoltà, le immersioni subacquee in profondità e le attività svolte in ambienti fortemente inquinati. Per tenere l’asma sotto controllo, è necessario assicurare l’aderenza alle terapie e informare gli istruttori sulle condizioni di salute del bambino e sulle procedure da seguire in caso di emergenza. Un bambino asmatico che fa sport dovrebbe sempre respirare attraverso il naso (per ridurre il contatto con gli allergeni), non svolgere l’attività negli orari più caldi e in presenza di sintomi respiratori (tosse, sibili, affanno).