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Pediatra Dott. Francesco Guglielmo

Dr. Francesco Gugliemo

Specialista in Pediatria e Allergologia

Laureato con lode e diritto di pubblicazione della tesi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Catania. Specializzato in Pediatria, col massimo dei voti, presso l’Università degli Studi di Catania.

Si è perfezionato in Immunologia-Allergologica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Perugia.

Socio SIAIP (Società Italiana di allergologia e Immunologia Pediatrica) e SIMRI (Società Italiana Malattie Respiratorie Infantili).

 

Domande Frequenti

FAQ

Da tantissimi studi scientifici effettuati non emerge alcun dato sul possibile nesso di causalità tra vaccini e autismo. L’unico studio che riportava un legame causale tra il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia ed autismo è stato ampiamente smentito, al punto che il suo stesso autore Andrew Wakefield nel maggio del 2010 è stato radiato dall’Ordine professionale dei Medici.

Non è difficile riconoscerle: il lattante che ne soffre diventa rosso in volto, piange a lungo, flette ed estende le gambette, si contorce, si contrae, nel tentativo di trovare sollievo. Il pancino appare gonfio e alla percussione si sente che è pieno di aria. Di solito passano da sole, ma possono essere fastidiose ed interferire con l’alimentazione ed  il sonno del bambino.

Le forme allergiche più lievi, come la rinite e l’asma allergica lieve, non sono ad oggi considerate tra i principali fattori di rischio per sviluppare forme gravi di infezione da SARS-CoV-2. L’asma moderata e grave è invece inclusa tra le malattie respiratorie croniche che possono predisporre a forme gravi di infezione.

Bisogna considerare che il riscontro di tosse nei bambini è frequente e proprio per questo anche 35-70 giorni durante l’anno caratterizzati da tosse possono essere considerati normali in età pediatrica. Inoltre bisogna distinguere episodi di tosse ricorrente da situazioni in cui la tosse perdura senza risoluzione per più di 4 settimane e pertanto richiede approfondimenti diagnostici.

Si consiglia di effettuare un consulto in allergologia quando il bambino presenta sintomi e segni cutanei come sfoghi, eczema, prurito, orticaria, oppure se si hanno problemi respiratori come fischi, asma, sinusite, congestione nasale, difficoltà respiratoria. Nel corso della prima visita allergologia pediatrica, viene stilata un’anamnesi dettagliata del piccolo paziente. Lo specialista ricercherà le cause del disturbo, effettuerà dei test specifici per individuare tutti gli allergeni a cui il bimbo è particolarmente sensibile ed infine, prescriverà la cura più idonea, per ridurre drasticamente la sintomatologia.

Nonostante intolleranze e allergie alimentari presentino sintomi sovrapponibili, il meccanismo alla base della patologia è differente e pertanto anche le indagini diagnostiche sono diverse. I test utili per la diagnosi di allergia sono i test cutanei (prick test, prick by prick), il dosaggio delle IgE totali e specifiche e i test di provocazione. L’unica indagine diagnostica attualmente riconosciuta per le intolleranze alimentari è il Breath Test.

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