Orticaria nei bambini

Orticaria nei bambini: un problema da non sottovalutare

L’orticaria è una delle più comuni eruzioni cutanee: il 20-25% della popolazione generale, il 15% dei bambini sotto i 10 anni, ne ha avuto almeno un episodio. Caratterizzata da pomfi (lesioni cutanee in rilievo, del colore della pelle o più chiare, circondate da un alone arrossato e spesso con una zona più chiara al centro) e prurito, l’orticaria frequentemente è superficiale (epidermica) e può apparire su una parte limitata del corpo (localizzata) o essere distribuita su grandi aree (diffusa). L’angioedema è una forma di orticaria che interessa la cute più in profondità, determinando aree più estese di rigonfiamento, il più delle volte delle labbra, della lingua e delle palpebre.

Orticaria pomfi e angioedema

Fig.1 Pomfo a placca – Fig.2 Pomfo anulare con centro chiaro – Fig.3 Angioedema

Esistono due forme principali di orticaria, distinte in base alla durata della malattia: l’orticaria acuta, quando la malattia persiste per un periodo inferiore alle 6 settimane, e orticaria cronica se dura più di 6 settimane (talvolta anche anni) e può essere di due tipi:

  • spontanea, quando non è identificabile un fattore scatenante;
  • indotta, se innescata da fattori fisici e non.

Mentre l’orticaria acuta è frequentemente causata da una reazione di tipo allergico, la forma cronica ha spesso una causa autoimmune.

Nei bambini è molto più frequente la forma acuta, rara l’orticaria cronica.

La richiesta più frequente che i genitori fanno al proprio medico riguardo all’orticaria è quella di voler escludere l’allergia. Ma spesso anche il medico si domanda se quell’episodio di orticaria non sia espressione di una reazione allergica. Spesso la causa è rappresentata da reazioni allergiche a farmaci oppure ad alimenti, che stimolano l’organismo a rilasciare sostanze chimiche in grado di innescare la comparsa di gonfiore e rossore diffuso.

Caratteristiche dell’orticaria allergica:

  • insorge subito, massimo entro due ore dal contatto con l’allergene scatenante.
  • insorge sempre, tutte le volte che il bambino mangia quel determinato alimento, assume quel farmaco o lo punge lo stesso insetto.
  • dura poco, l’allergene viene metabolizzato dall’organismo per cui l’orticaria allergica dura poche ore dopo il contatto.

Di fronte ad una orticaria comparsa non in strettissimo rapporto di tempo con l’assunzione di farmaci ed alimenti la prima cosa da ricercare è la presenza di una infezione, respiratoria o intestinale, anche pregressa. Spesso è in gioco un concorso di fattori: il virus può agire sinergicamente con i farmaci ed i loro additivi (conservanti, coloranti, dolcificanti etc.). Nell’orticaria cronica, cioè nella forma che si protrae nel tempo, il movente allergico invece non è praticamente mai la causa.

Molti casi di orticaria non richiedono alcun trattamento, in quanto i sintomi sono lievi e tendono a risolversi entro pochi giorni.

Nei casi lievi spesso non è infatti necessaria alcuna terapia, in quanto i pomfi tendono spontaneamente a scomparire nel giro di 24 ore, a maggior ragione se è stata identificata una causa ed è possibile rimuoverla. Per la diagnosi sono sufficienti di solito le informazioni che i genitori forniscono al medico, e l’osservazione dell’aspetto caratteristico delle lesioni cutanee, del loro migrare e del loro comparire e sparire nel giro di poche ore. Per aiutare il medico nella diagnosi, è importante che i genitori raccolgano informazioni riguardo gli alimenti e/o i farmaci assunti nelle 24 ore precedenti l’eruzione (comprese caramelle e spuntini fuori dai pasti): questi appunti potrebbero aiutare a capire se responsabile dell’orticaria sia un alimento mai assunto prima.

Il pediatra potrà verificare il sospetto con un prick test (da programmare però a distanza dall’episodio di orticaria e soprattutto dalla terapia antistaminica o cortisonica), o un Rast test.

Nei casi in cui è necessaria una terapia si somministrano solitamente farmaci antistaminici con effetto non sedativo allo scopo di controllare il prurito e abbassare il livello di istamina nel sangue, principale responsabile dell’eruzione cutanea.

Ecco le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro l’orticaria, ma spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:

  • Cetirizina, un antistaminico usato nella cura della rinite allergica, stagionale o cronica, e dei sintomi dell’orticaria, come prurito e pomfi.
  • Loratadina agisce bloccando l’azione dell’istamina, molecola responsabile dei sintomi delle allergie. Può inoltre essere utilizzata per alleviare prurito e rossori associati all’orticaria, ma non previene né questa né altre reazioni allergiche che scatenano sintomi a livello dermatologico.
  • Desloratadina, indicata per alleviare i sintomi che si manifestano durante le reazioni allergiche. Più precisamente, il principio attivo viene utilizzato per alleviare i sintomi associati alla rinite allergica, come starnuti, naso che cola, prurito nasale, prurito al palato, prurito, arrossamento o lacrimazione degli occhi; e alleviare i sintomi associati all’orticaria, come prurito e pomfi.

La terapia va mantenuta per alcuni giorni, in quanto il livello di istamina nel sangue mantiene spesso un andamento fluttuante, provocando spesso la ricomparsa dell’eruzione alla sospensione del farmaco. Nelle forme più estese, soprattutto se coesiste angioedema, o nei casi che non rispondono alla terapia antistaminica, il pediatra potrà prescrivere un farmaco cortisonico per bocca, solitamente per i pochi giorni necessari a controllare la fase acuta dell’eruzione.

Non somministrare mai alcun farmaco (comprese le pomate) per curare l’orticaria o per alleviare il prurito senza indicazione del pediatra.

Nel caso si sospetti una reazione anafilattica, o il bambino abbia già avuto in passato gravi reazioni allergiche, è importante contattare subito un allergologo. Il dott. Francesco Guglielmo, specialista in Pediatria e Allergologia, esegue i test diagnostici per identificare gli eventuali allergeni responsabili dell’orticaria e giungere a una diagnosi certa. Prenota una visita specialistica al 330 527 306